Articolo su La Figura e l’Opera di Nicola Caporale
Articolo su La Figura e
l’Opera di Nicola Caporale
Trattando di Nicola Caporale, sia
pure per sommi capi, in questa serata di presentazione ufficiale
dell’Associazione Culturale, che da lui prende nome, significa
rendere omaggio alla Cultura, all’Arte e all’Educazione,
aspetti tutti presenti nella sua complessa poliedrica personalità,
quale letterato, poeta, artista e Maestro, Educatore esemplare.
Come letterato,
infatti, Egli ha fornito un significativo particolare contributo
alla letteratura calabrese, non solo con la sua notevole produzione
poetico – letteraria ed artistica, ma anche con la
pubblicazione di tanti interessanti articoli su riviste e giornali,
che hanno mantenuto vivo il dibattito fra gli intellettuali
impegnati nel panorama delle correnti letterarie.
Da educatore, dotato di
grande capacità comunicativa, nei quarant’anni di
lodevole servizio, come Maestro, ha riversato nell’insegnamento
tutte le sue belle qualità umane e professionali, formando o
meglio forgiando diverse generazioni di giovani, i “miei
scolari”, buoni discepoli”, amanti della Vita e
dell’Arte, educati a “seguir virtute e canoscenza”,
da Uomini liberi, Cittadini rispettosi, seri responsabili
Lavoratori.
Dopo quanto detto e scritto, in più
circostanze, sulla Figura e l’opera di Nicola Caporale da
autorevoli studiosi., a me non resta che lumeggiare, spigolando,
alcuni tratti della complessa poliedrica personalità, mettendo
in risalto, con divagazioni, particolari aspetti della sua vasta
produzione poetico - letteraria ed artistica.
Quelli di Caporale erano tempi, in
cui il maestro di deamicisiana memoria, in un paese era tutto :
amico, confidente, la persona più in gamba, quella capace di
dare un sincero disinteressato consiglio sull’opportunità
o meno di concludere un affare, sul proseguimento e la scelta di
indirizzo negli studi !.
Temperamento orgoglioso
ed appassionato, dalla pronta intuizione, dall’accentuata
sensibilità e grandezza d’animo, il Professore Caporale,
il cui ricordo è sempre vivo tra noi, a dieci anni della
morte, oltre al cospicuo patrimonio, costituito dalle sue opere ,
- vedi sito internet www.nicolacaporale.it
-, ha lasciato un’ eredità spirituale, un’ eredità
di affetti, un sistema di Valori, soprattutto, di autentici valori
etico - sociali, ricco di insegnamenti, sempre vivi ed attuali, che
esaltano, inverandoli, il perpetuarsi dell’antica sapienza e
della classica tradizione letteraria : la Libertà, l’Onestà,
la Dignità della Persona, il Lavoro, la Famiglia , il Rispetto
dell’Altro, l’Amicizia, la Solidarietà, per
citarne alcuni.
Un filo di velata
tristezza e di soffusa malinconia pervade tutta la sua opera di
poeta elegiaco, di scrittore malinconico, senza mai scadere nel
pessimismo, in quanto il Caporale ha fiducia in se stesso e,
consapevole delle sue intuizioni, ama la Vita, in tutta la sua
bellezza , anche “se la miseria a volte taglia”; nella
gioia e nel dolore, “penso che la vita è sempre bella//
che bella resta se il dolor la segna//che buona è sempre se
l’amor la scalda.”- vedi Tramonto, in Voci serali.
Vita intesa in tutta la
sua pienezza, soprattutto, come impegno, come lavoro, come sacrificio
e rinuncia, come realizzazione, a volte illusione, fuga dalla Realtà,
sempre passionalmente vissuta, confortata dall’Amore e da
certe non definite “illusioni”, che connotano tutta la
sua poesia : il culto della Bellezza, il sentimento di Amicizia, il
fascino della Natura, la santità del Lavoro, la sacralità
della Famiglia, cui potremmo aggiungere.
Ricorrente motivo di
ispirazione, la Donna e l’Amore, croce e delizia, estasi e
tormento dell’Uomo.
La donna, cantata nelle
sue virtù muliebri, come sposa e madre, esaltata nella
gentilezza e grazia, presentata nella sua corporeità e
prestanza fisica, nelle sue belle forme, che ammalia e seduce,
viene tratteggiata con diverse sfumature, - in vari momenti ed
atteggiamenti,- ora come Lidia, ora come Serenella o Renella; che
…….sempre sfugge al Poeta, nonostante …..continui
ad inseguirla, in quanto simbolo, ideale aspirazione, sogno !, ….
che lo richiama, ci richiama alla realtà, alla
consapevolezza del limite esistenziale, in cui la Vita si presenta in
tutta la sua interezza, nelle sue luci ed ombre, come “
attesa, attesa infinita”!.
Lo so, dice il Poeta
che “ tu Lidia / sei un sogno per me;//come tanti bei sogni,
che l’anima insonne/ perseverante ricama”.
L’Amore viene
presentato come nobile sentimento dell’animo, come passione,
affanno, disperazione, come tormento !, nella sua sensualità,
nell’appagamento dei sensi.
Altro tema, oggetto
delle opere pittoriche, la Natura, intesa in senso rinascimentale,
nella sua magnificenza e splendore, soprattutto come paesaggio, dalle
albe “antelucane”, dai meriggi assolati, dai sereni a
volte inquietanti tramonti, dai prati fioriti, dai campi “mareggianti
di bionde onuste spighe”.
Figura centrale dei
suoi romanzi, l’Uomo con i suoi problemi, le sue angosce, le
sue ambizioni, il suo lavoro, soprattutto quello dei campi, la
proprietà, la “roba”, i modesti ideali, i valori
di una società contadina, presenti ne L’Oro del Sud è
amaro, - interessante per la poetica del Caporale,- bene espressi nel
Il mio paese, un poemetto in endecasillabi, in cui è passata
in rassegna, in quadretti mirabili per semplicità e
precisione, la Storia di Badolato, nella prima metà del secolo
scorso: un interessante affresco , contraddistinto dagli effetti
della seconda guerra mondiale, che fa da sfondo, al romanzo “In
margine all’ondata”.
Ha fede in Dio, ammira
il Creato in tutta la sua magnificenza, si commuove al cospetto della
Natura, ma spesso e sovente è assillato dal dubbio: che non
sia vana ETERNITA?, “chiusa in un libro dalla paura di uno
sciocco”?!
A guardare bene il suo
credo religioso, tradisce un umanesimo cristiano molto vicino al
Maritain, che sembra oscillare tra francescanesimo e filantropismo
di stampo tolstoiano., pur se negli ultimi anni della vita ha
abbracciato il Cristianesimo senza riserve!, aiutato soprattutto da
padre Nicola Criniti, che gli è stato sempre vicino. - Vedi
notizie biografiche sul citato sito internet.
Piuttosto moderato, non
sempre fiducioso nell’agire delle forze del Governo, talvolta
critico, il Professore Caporale non è stato un fazioso e, pur
non prendendo parte attiva a certi avvenimenti, li ha per converso
vissuti, a volte sofferti ! nel suo studio, manifestando dissenso,
per certe decisioni inerenti la “cosa pubblica”, - le
“cose storte” - , in articoli di giornali, essendo stato
corrispondente del Messaggero e del Giornale d’Italia.
Per la sua natura
poetica egli visse in un certo qual senso da sognatore di un
umanesimo sui generis, ritirandosi, dopo le alluvioni, a vita
privata, nel piccolo borgo, da francescano, come confessa in un
componimento degli Autunnali, quando la politica cominciava a scadere
nell’ opportunismo e nell’ intrallazzo, che ripugnavano
alla sua sensibilità di persona seria, di uomo corretto e
responsabile, di intellettuale impegnato: non era allora
immaginabile il fenomeno di tangentopoli !
Nel rimandare ad altre
circostanze l’approfondimeto delle interessanti tematiche
della sua cospicua opera di letterato ed artistica, auspicando che
l’Associazione possa avere piena affermazione nel tempo,
cerchiamo di sensibilizzare soprattutto Giovani, perché, in
concordia e comunanza di intenti, appoggino le iniziative, per
celebrare degnamente il Primo Centenario della nascita del Professore
Caporale, il cui insegnamento resta sempre vivo ed attuale, per il
messaggio di Vita e di Speranza, di Fiducia e di Attesa, in un Mondo
Migliore, nella rinascita dell’Uomo, in genere, e del Paese di
Badolato, in particolare, nel nome ed in memoria di un glorioso
passato, di cui Nicola Caporale, ha segnato, certamente, una tappa
fondamentale
Hoc est in votis !
Badolato Marina, locali
Scuola Media 8 agosto 2005 –ore 19,00
Antonio Fiorenza
Per
un approfondimento, in merito, vedi : Atti del Primo Convegno su
Nicola Caporale, ed in particolare, Antonio Gesualdo - Nicola
Caporale ( 1906 – 1994 ), novelliere, romanziere neo –
realista, poeta elegiaco, pittore - Sud Grafica – Litografia
Edizioni MCMXCVI - un saggio, il primo saggio critico, puntuale nei
numerosi riferimenti letterari, apprezzabile per rigore
metodologico, esaustivo dal punto di vista critico, al quale
rimandiamo per una trattazione più completa
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