Nicola Caporale
( Niccolò di Calabria ) Novelliere, romanziere neo-realista, poeta elegiaco, pittore bozzettista, macchiaiolo e impressionista. |
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Rose d'autunno (poesie), Ed. Gabrieli, Roma
1977 Autore Nicola Caporale |
![]() RICORDANDO LA VISITA A MARZABOTTO ( “Rose d’autunno” p.43) A ricordare i tuoi Caduti in fila non bastano le facciate delle tue case avanti a la chiesuola (i tuoi figliuoli in fila, dalla follia d’un gioco sterminati)! La vallata non basta ai loro corpi accatastati morti, come legna di estate per l’inverno; le acque del Reno non bastano a pulire quel giorno dalla storia; non bastano campane alla tua chiesa a perdonare la mano; non bastano giorni a cancellare il giorno nelle pupille della fanciullezza, nelle pupille delle madri sante, nelle pupille dell’amore atteso! Non basta ai morti, non basta ai vivi: su la montagna resta ferma l’ombra di tanta infanzia senza più sorriso, di tanta giovinezza senza altare! |
FRATE FRANCESCO ( “Rose d’autunno”p 41) Ti vedo solitario all’imbrunire Il lupo! oh, Francesco, Francesco: sono distratti, i lupi, oggi, non sai? ma sete hanno di Te. Tutti hanno sete della tua acqua limpida e discreta in tanto incerto bosco che li serra! Insegnami, se puoi, la tua sapienza che anch ‘io umile e in gioia mi avvicini ad ogni creatura e dal creato luce novella ne attinga.! Tempo è di Dio in così duro secolo malvagio, perduto in paradisi immaginari. Tempo di Dio! Ma dammi la lucerna che tu portasti un di’ per ogni dove; chè duro anch’esso fu il secol tuo, e fu l’amore poverello e santo, che Tu spargesti come fossi Cristo, a lenir le ferite degli offesi. |
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SERA La sera si è aggrappata al campanile
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